L’Istituto San Giuseppe ha sempre saputo accogliere ogni sfida pedagogica e trasformarsi insieme alla comunità in cui e per cui, con passione e onestà intellettuale, opera da un secolo abbondante.
Forte e consapevole di questa passione e della propria identità educativa, oggi sceglie di abbracciare il futuro, adottando la metodologia DADA anche per la sua Scuola Primaria, fondendo così avanguardia e tradizione.
L’attenzione a ogni bambino in quanto unico e speciale nel suo modo di essere e di imparare, l’acquisizione di autonomia e senso di responsabilità, la condivisione della quotidianità, la cura per la relazione e l’apprendimento per scoperta e riflessione sono già e da sempre il fine e il mezzo del fare didattica nella nostra Scuola Primaria.
La metodologia DADA, realtà viva nei paesi anglosassoni e nordeuropei, nonché punto cardine della pedagogia attiva, aggiunge un tassello nuovo, a partire dalla concezione dell’aula come unico ambiente di apprendimento. DADA è infatti acronimo di Didattica per Ambienti di Apprendimento: la metodologia muove dall’idea che l’ambiente giochi un ruolo fondamentale nella pratica didattica ed educativa, soprattutto nelle sue declinazioni laboratoriali. L’aula concepita come spazio esclusivo e statico lascerà così il posto a diversi laboratori tematici, organizzati per aree disciplinari, che verranno allestiti e personalizzati da ogni docente prima e insieme ai bambini poi, in relazione alla disciplina.
I bambini si sposteranno da un laboratorio a un altro in base all’orario giornaliero, un atto che nella sua apparente semplicità stimolerà l’autonomia; vivranno spazi e ambienti plasmati da loro e a loro misura, flessibili e versatili per adattarsi velocemente alle attività che verranno loro proposte, ideati per implementare la tecnologia nella prassi quotidiana e per sperimentare situazioni di scoperta e apprendimento attivo. I laboratori saranno dotati di materiale condiviso e predisposti per accogliere il materiale personale di ciascuno, entrambi sempre a disposizione, nel laboratorio giusto e al momento giusto, dove li ritroveranno ogni giorno. La salvaguardia del materiale condiviso, oltre che di quello proprio, sarà a cura dei bambini stessi, incrementando così sia il senso di responsabilità individuale che la consapevolezza di essere parte di un gruppo.
Vivendo spazi sempre diversi ma familiari, dedicati, usati e curati da loro stessi, i bambini saranno più naturalmente motivati ad approcciarsi positivamente alle discipline perché del loro imparare, con la guida degli insegnanti, saranno protagonisti e organizzatori.
L’attività laboratoriale, che si fonderà con le più classiche metodologie e quindi sarà, a seconda delle esigenze e degli obiettivi, lezione partecipata, lezione interattiva o laboratorio in senso più stretto, è per sua definizione anche dinamica e collaborativa; nell’imparare facendo e divertendosi, i bambini impareranno naturalmente a condividere, oltre ai materiali, anche risorse, strategie, conoscenze e abilità; l’incremento delle attività collaborative abituerà alla relazione positiva e costruttiva e si tradurrà in un atteggiamento di tutoring spontaneo tra bambini con stili cognitivi differenti.
Proprio gli insegnanti saranno primo esempio di lavoro e apprendimento cooperativo, di condivisione di sapere e saper fare: la figura dell’insegnante unico lascerà spazio al lavoro di squadra, imprescindibile per rispondere alle complessità della società contemporanea e nella consapevolezza che la scuola debba essere preparazione alla vita. Un’insegnante di Italiano, una di Matematica e Geografia, una di Storia e Scienze e una di Tecnologia e Informatica affiancheranno i docenti specialisti, nella nostra Scuola Primaria già punti di riferimento per le materie di Musica, Religione, Scienze Motorie, Inglese e Inglese madrelingua.
Ciascun insegnante guiderà i bambini nel laboratorio tematico di sua competenza, agendo secondo una progettazione non solo concordata in team, ma co-costruita in modo che fluido e co-costruito sia anche l’apprendimento, stimolando i bambini a cogliere le relazioni tra una disciplina e l’altra.